I palazzi barocchi di Catania

Catania è una città ricca di bellissimi palazzi, ciascuno dei quali vanta una storia a sé. Tra Via Dusmet e Via Museo Biscari, sorge il Palazzo Biscari, che con i suoi 160 metri è l’edificio privato  più grande di tutta la città, nonché pregevole esempio di barocco catanese.  Costruito subito dopo il terribile terremoto che nel 1623 devastò Catania, ha coinvolto, per gli oltre 100 anni che sono serviti ad erigerlo, i più importanti architetti dell’epoca, come Francesco Battaglia e suo figlio Antonino.

Proprio nel XVIII secolo, il Palazzo Biscari raggiunse il suo massimo splendore grazie alla figura di Ignazio V Principe di Biscari. Costui, grande conoscitore ed amante dell’arte, della letteratura e dell’archeologia, diede un apporto decisivo all’abbellimento di tutto l’edificio.

Ed è così, che si può ammirare la Galleria degli Uccelli, decorata con cornici in stucco che racchiudono le scene a rilievo, il Salone delle Feste, in stile roccocò, con affreschi che celebrano la gloria dei Biscari, i cui discendenti ancora oggi occupano le stanze private del palazzo. Molto bella è la Chiesa di San Giuliano, che si trova di fronte al Collegio dei Gesuiti. Anch’essa realizzata in seguito al terremoto, è stata attribuita al Vaccarini, che fu l’artefice onnipresente della ricostruzione della città.

Il portale di ingresso è particolarmente elegante ed è sovrastato da due statue femminili allegoriche, che si inseriscono bene nella cornice creata dal piccolo sagrato, decorato con sassi bianchi e neri, dalla cancellata e dalla cupola, racchiusa in un loggiato. All’interno, non si può fare a meno di notare l’altare policromo e le opere che vi sono custodite, come un Crocefisso del XIV secolo, la Madonna delle Grazie di Olivio Sozzi e un Sant’Antonio Abate del Seicento.

A colpire per la caratteristica bicromia che gioca sull’incontro del nero e del bianco è la Porta Garibaldi, anche conosciuta come Porta Ferdinandea e chiamata dagli abitanti “u’ furtinu”. La porta risale al 1768, anno in cui fu eretta in funzione di arco di trionfo per inneggiare alle nozze di Re Ferdinando IV di Borbone con Maria Luisa d’Austria.

Un insieme di note storiche diverse compone la sinfonia catanese, che, una volta ascoltata, riecheggia, implacabile, nella mente. L’ottimo servizio di collegamento offerto dall’aeroporto, poi, fa si che tutti i voli in partenza da Catania atterrino nelle principali città italiane, favorendo gli spostamenti da e verso questa stupenda città.

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