Dove andare ad Albavilla: l'Alpe del Vicerè

Dove andare ad Albavilla: l’Alpe del Vicerè

La località di Albavilla, in provincia di Como, è famosa tra le altre cose per l’altopiano che si sviluppa al di sopra del suo centro abitato, l’Alpe del Vicerè: un tempo conosciuto come Alpe di Villa, deve il nome con cui è conosciuto oggi a Eugenio di Beauharnais, vicerè d’Italia e figliastro di Napoleone, il quale nel 1810 aveva dei cavalli che in inverno rimanevano nel Parco di Monza e che, con l’arrivo della bella stagione, venivano portati a pascolare proprio all’Alpe.

Oggi questa location costituisce la base di partenza più indicata per compiere un gran numero di escursioni nella zona del Triangolo Lariano, con vari sentieri che permettono di raggiungere, tra l’altro, il Rifugio Riella: quest’ultimo, situato a poco meno di 1300 metri di altezza, consente di scoprire un itinerario di grande interesse sia dal punto di vista panoramico che dal punto di vista floristico.

Dopo circa un’ora di camminata, invece, grazie a un sentiero nel bosco piuttosto comodo si può arrivare alla Baita Patrizi, a circa 950 metri; poco più su c’è la Capanna Mara, alla quale si può accedere grazie a una strada forestale dal vasto respiro paesaggistico.

Ancora, vale la pena di nominare il Rifugio Bolettone e il Buco del Piombo, dedicato agli amanti della paleontologia e della speleologia.

Per giungere all’Alpe del Vicerè da Albavilla si deve percorrere un tracciato di poco più di 4 chilometri, che presuppone un dislivello di circa mezzo chilometro: il consiglio è quello di partire da Piazza Roma, che si trova nel centro della cittadina, per poi continuare lungo via Mentana e Crotto Roma, fino a raggiungere Casa e Crotto dei Chichinela, in via dei Monti, per svoltare a destra e imboccare una strada in cemento che si inerpica tra gli alberi del bosco.

A questo punto, nel giro di pochi minuti ci si ritrova alla Cascina Moscatello, a cui piedi parte un sentiero che dapprima è in piano e in seguito presenta alcuni scalini. Non c’è da faticare troppo, comunque, perché compare sulla destra un sentiero che scende e che conduce al Sassone di Ferrera.

Da qui in poi c’è bisogno di un po’ più di fiato, con alcuni tratti dalla pendenza un po’ impegnativa: ma una volta arrivati in cima, si viene ripagati dello sforzo compiuto.

E se poi ci si vuole premiare, non c’è niente di meglio di una buona cena in un ristorante Albavilla: il sito www.elvisristorantepizzeria.it permette di scoprire il menù spettacolare del Ristorante Elvis, che dalle degustazioni misto mare alle pizze più speciali consente di soddisfare tutti i palati.

Qualche esempio delle delizie di questo ristorante Albavilla?

Il tris affumicato di pesce spada, tonno e salmone, ma anche il carpaccio di manzo su insalatina di campo e ricotta salata, o il tris di salmone, pesce spada e alici marinati alla diavola, gli gnocchi di patate con zucchine e gamberi e gli scialatielli fatti in casa con i gamberi, gli scampi e le aragostelle. E non è finita qui…

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