La parte meridionale della Toscana, verso il Lazio, è particolare, diversa dal resto della Regione.
Parliamo della Maremma, un tempo paludosa e fonte di contagio della malaria, oggi territorio di
grande biodiversità. Capoluogo di questa Provincia toscana, la più estesa della Regione, è
Grosseto di cui andiamo senza indugi a parlare.
Com’è Grosseto
Grosseto è una città protetta da una possente cinta muraria che l’ha mantenuta immutata nel
corso dei secoli. Di origine Etrusca, le prime testimonianze della sua esistenza risalgono ad una
citazione su una pergamena datata 803 d.C.
Un Castello costituiva, di fatto, la città ma sotto il dominio degli Aldobrandeschi il centro abitato
venne trasformato in corte e ancora successivamente in Civitas ovvero città-stato. Grossito,
questo il nome originale che la storia ci rimanda, passò sotto il dominio di Ferdinando I che
decise di abbattere le mura di cinta per ricostruirle in forma esagonale.
La cinta muraria così ricostruita è la stessa che oggi costituisce interesse da parte dei visitatori
di questa città che nello stesso tempo offre una veduta sul mare, poco distante e sulla
Maremma che la circonda.
Le mura danno a Grosseto un aspetto forte ma nella realtà quotidiana è una città molto
tranquilla che custodisce atmosfere del passato in una vita moderna. Ci sono diverse cose da
vedere ma facciamo partire la tua visita dal Duomo, elemento centrale della città, come spesso
accade.
Cosa vedere a Grosseto
Come detto, la tua visita parte dal Duomo, un edificio intitolato a San Lorenzo che è patrono
della città e che sorge sull’area precedentemente occupata dalla Chiesa di Santa Maria.
La facciata è in stile romanico, con il caratteristico rosone e sculture gotiche mentre una
ristrutturazione avvenuta in epoche meno antiche lo hanno arricchito con una
bicromia bianco-rossa che gli dona anche uno stile romantico.
Interessante la visita al suo interno, possibile anche ai disabili, con l’ausilio di un’audioguida ma
si è pensato anche ai non vedenti e agli ipovedenti grazie ad un percorso tattile.
Tra le opere di maggiore interesse all’interno del Duomo la Fonte battesimale,
un dipinto della Madonna delle Grazie e un crocifisso detto “della Vecchietta”.
Vicino al Duomo si trova Piazza Dante dove si affaccia il Palazzo Aldobrandeschi che oggi
ospita la sede della Provincia di Grosseto. Al centro della stessa piazza si trova una colonna di
epoca romana che si ritiene proveniente dalla città etrusca di Roselle.
Da qui è bello recarsi presso le mura medicee di cui abbiamo già parlato, risalenti al 1593 che
collegano sei bastioni angolari. Il Bastione Fortezza, con inglobato un cassero senese a scopi
difensivi, è l’unico originale sopravvissuto alla ristrutturazione cinquecentesca.
La Chiesa più antica della città è quella intitolata a San Pietro che sorge in corso Carducci, la
via principale di Grosseto. Le facciate sono rivestite in pietra e travertino e risale al tardo
medioevo. Ad un occhio attento non sfugge la differenza tra la Chiesa vera e propria e il
campanile, con il suo basamento.
Questo si spiega con il fatto che quest’ultimo è stato edificato solo nel seicento e in laterizio.
Ancora ti parliamo del Chiostro di San Francesco nell’ambito del quale puoi ammirare il Pozzo
della Bufala.
Originariamente questo, con la funzione di raccogliere l’acqua piovana utile per i religiosi del
convento, era in un’area erbosa ma successivamente venne lastricata. Annessa si trova la
Chiesa di San Francesco, esternamente dall’aspetto povero ma ricca di opere d’arte al suo
interno.
Tra queste affreschi seicenteschi dei fratelli Nasini e opere di Duccio di Boninsegna tra cui
anche il Crocifisso. Abbiamo in precedenza accennato al fatto che dalle mura puoi anche
ammirare il vicino mare.
Nella provincia di Grosseto si trova anche Orbetello, ad esempio, e l’isola dell’Argentario e altre
località marittime conosciute come Follonica, una per tutte. Nell’entroterra trovi località termali
anche di grande richiamo come le Terme di Saturnia e Il paese antico etrusco di Pitigliano.