La cultura pop ha trovato terreno fertile negli Stati Uniti per imporsi come nuovo modello di espressione di massa. Già dagli anni Cinquanta, con l’avvento della televisione e della società dei consumi, prese forma una cultura giovanile basata su nuovi codici consumistici.
Gli americani, primi a sperimentare il nuovo modello industriale basato su marketing e intrattenimento di massa, divennero pionieri anche nel linguaggio della cultura pop. Generi cinematografici come il musical e il cinema adolescenziale veicolavano l’elogio del sogno americano. Non a caso proprio a Hollywood, la mecca del cinema statunitense, ebbero origine generi come il western e il noir, capaci di raccontare in modo semplice ed emozionante i grandi miti fondativi della società a stelle e strisce. Gli Studios di quegli anni seppero organizzare con efficienza la produzione di blockbuster in grado di esportare nel mondo intero un’idea vincente di american way of life. Attraverso la settima arte, la cultura pop made in Usa divenne presto un fenomeno globale, grazie alla sua capacità unica di creare storie e personaggi in grado di affascinare spettatori di ogni provenienza geografica ed etnica.
Attraverso un Tour Stati Uniti, è possibile ricostruire l’evoluzione di questa forma d’arte nelle sue città simbolo. Visitando i luoghi di Los Angeles, New York o Nashville che ne hanno segnato la storia, il turista è in grado di comprendere come la cultura pop sia nata in America per poi diffondersi rapidamente in tutto il mondo.
Cultura pop: le radici del fenomeno, tra società di massa e consumo di cultura
La cultura pop si è sviluppata a partire dagli anni Cinquanta in corrispondenza dell’avvento della società dei consumi e dei mass media di massa. In questo periodo, con il consolidarsi del benessere economico del ceto medio americano e occidentale, le aziende iniziarono a comprendere il potenziale del marketing di massa come leva per stimolare i consumi. Con l’avvento della televisione, questa strategia trovò il suo mezzo di diffusione ideale per raggiungere fasce sempre più ampie di pubblico.
Parallelamente, gli Studios cinematografici in crisi svilupparono un nuovo approccio produttivo incentrato sui generi e sulle star, per rendere i film dei prodotti di intrattenimento standardizzati e adatti a un pubblico eterogeneo. Artisti come Elvis Presley contribuirono alla nascita di una cultura giovanile di massa basata su modelli consumistici. Il fotografo Hilbert definì questo fenomeno “pop art”, riassumendo come la cultura di massa si fosse ormai imposta come nuovo paradigma dell’espressione artistica.
Gli elementi distintivi della pop culture erano dunque la standardizzazione dei prodotti, il loro carattere effimero e legato alle mode, l’ottica del puro intrattenimento di massa basato sulla dimensione consumistica.
Questa nuova cultura di massa si espanse rapidamente anche grazie ai mass media in continua evoluzione: la radio, i fumetti e i dischi in vinile veicolavano nuovi modelli identitari legati a icone della musica leggera e dei fotoromanzi. Anche il prodotto televisivo si specializzò sempre più nei generi come le sit-com e i reality show, per rispondere alle esigenze di un pubblico eterogeneo e sempre più ampio.
Negli anni Sessanta poi, nuove sottoculture giovanili come il rock e la beat generation contribuirono a rafforzare quel legame generazionale tipico della cultura pop, basato sull’identificazione di massa con i propri idoli e modelli culturali passeggeri. Può dirsi dunque che dagli anni Cinquanta in poi la pop culture sia divenuta l’espressione culturale prevalente nelle moderne società industrializzate.
Culture pop: le forme espressive più rappresentative oggi
Oggi la cultura pop continua a esercitare un’influenza pervasiva attraverso forme espressive trasversali ai nuovi media. Il cinema si è specializzato in generi di intrattenimento di massa come i cinecomic e i franchise blockbuster, capaci di incassi miliardari grazie a trame semplificate e ad alto tasso di spettacolarità.
Anche i fumetti hanno conquistato nuovi lettori con i film dedicati ai supereroi Marvel e DC, mentre il videogioco è oggi considerato l’ottava forma d’arte più popolare al mondo. Ne sono un esempio i battle royale come Fortnite, in grado di coinvolgere milioni di giocatori quotidianamente.
Grande successo riscuotono inoltre le serie TV streaming, che rielaborano generi e storie in chiave moderna: da Stranger Things a La Casa di Carta fenomeni crossmediali capaci di appassionare community globali. Sul versante musicale, infine, il pop e l’hip hop dettano le mode giovanili attraverso star planetarie e un’industria dell’intrattenimento complessa e diffusa sui nuovi media. La cultura pop oggi parla ai consumatori in prima persona attraverso universi narrativi condivisi su scala mondiale.