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Guida alle specialità gastronomiche dell’Emilia Romagna

Parlare di Emilia Romagna significa, per forza di cose, discutere di cucina. Questa terra, a metà tra i colli e il mare, è famosa in tutto il mondo per la sua ricca tradizione gastronomica. Anche se la Regione è una sola, per quanto riguarda l’identità culturale (oltre che geografica) si può parlare di una divisione tra Emilia e Romagna.

Nelle prossime righe, ci concentreremo sulle ricchezze gastronomiche della prima area, famosa in tutto il mondo anche per le sue eccellenze industriali (in Emilia è infatti nata la Ferrari). Se vuoi partire con noi alla scoperta di alcune tra le delizie più succulente dell’Emilia, non ti resta che seguirci nelle prossime righe.

Emilia: quali province comprende e quali sono i piatti tipici

Prima di prendere per mano il nostro lettore e di portarlo alla scoperta dei piatti tipici dell’Emilia Romagna, ricordiamo che, quando si utilizza questo toponimo, si inquadrano le zone della provincia di Parma, Piacenza, Modena, Reggio Emilia, Ferrara e Bologna.

Detto questo, cominciamo il nostro viaggio gustoso partendo dagli antipasti. Il connubio Emilia – antipasti è uno dei più fervidi della tradizione gastronomica italiana. Descriverlo significa chiamare in causa innanzitutto i salumi.

Tra i principali, troviamo la coppia piacentina. Da Piacenza e dalla sua provincia arriva anche uno tra i salami più pregiati d’Italia. Proseguendo con l’elenco degli antipasti più gustosi della cucina dell’Emilia – per gustarli, se ci si trova nella zona di Reggio, si può fare un salto al Ristorante stellato Emilia Romagna Clinica Gastronomica Arnaldo – è impossibile non chiamare in causa lo gnocco fritto.

Degna di un cenno è anche la tigella. Nota anche con il nome di crescentina montanara, questo alimento è spesso considerato come il pane tipico della città di Modena e della sua provincia.

I primi piatti tipici dell’Emilia

Il nostro viaggio alla scoperta del gusto dell’Emilia prosegue con i primi piatti. In questo caso, la protagonista assoluta è la pasta all’uovo. Il bello di questa regina della cucina emiliana riguarda il fatto che, cambiando città e provincia, si possono notare differenze molto interessanti relativamente allo spessore della sfoglia, alla forma della pasta stessa e al suo ripieno. In tutto questo, c’è una regola dalla quale non si può scappare: l’impasto deve essere categoricamente fatto solo con farina e uova.

A partire da questa base – che a seconda della zona può comprendere o meno anche il sale – nascono diverse delizie. In questo novero è possibile includere i cappellacci, primo piatto tipico di Ferrara e, ovviamente, le lasagne al forno. Per quanto riguarda quest’ultimo primo piatto, l’associazione tipica è quella che chiama in causa il ragù alla bolognese e la besciamella. Fondamentale è ricordare che si possono preparare anche delle varianti gustosissime. Qualche esempio? Le lasagne con la versione vegan del ragù, che prevede l’utilizzo delle carote al posto della carne.

Altre delizie

La tavola dell’Emilia è un regno di delizie tra le quali è possibile ricordare l’erbazzone. Piatto tipico della zona di Reggio Emilia, è una torta salata considerata tra i migliori antipasti della zona. Gli ingredienti principali sono la bietola lessata, le uova, la cipolla e il Parmigiano Reggiana, eccellenza unica al mondo. Per quanto riguarda l’abbinamento enologico, tra i vini più congeniali è possibile ricordare senza dubbio il Lambrusco.

Concludiamo con un veloce cenno ai secondi tipici della zona dell’Emilia, citando prima di tutto una ricetta simbolo della cucina bolognese come il cappone ripieno. Da non dimenticare è pure la cotoletta, che viene preparata friggendo nel burro una fettina di carne di vitello, e un contorno straordinario come le melanzane alla parmigiana.

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